martedì 12 marzo 2013

LA TENEREZZA DI GESÚ

di Francesco Bernardini

Prendendo spunto dalla prossima Conferenza organizzata dal nostro Circolo ed in cui l’amico avv. Ranucci ci esporrà in maniera magistrale (lo posso dire perché ho già assistito ad una sua conferenza) tutta la storia, tutte le teorie, etc.  riguardanti la Sacra Sindone, ho fatto alcune riflessioni che vorrei condividere con voi. Ribadiamo pure, occorre sempre farlo, che la nostra Fede, la Fede Cattolica, non dipende dalla veridicità della Sacra Sindone ovvero, qualora si dimostrasse e per ora, nonostante tutto, nessuno lo ha ancora fatto, che su quel lenzuolo non è impresso la Sacra Immagine, la nostra Fede non avrebbe a soffrirne minimamente. Ho avuto la Grazia di andare all'“ostensione” della Sindone a Torino nel 1998 e ho fatto l’esperienza di inginocchiarmi, se pure per solo una ventina secondi, davanti alla Sacra Immagine. L’impressione che se ne ricava è che su quel panno è stata impressa, per vie tuttora inspiegabili, la immagine di Nostro Signore Gesù Cristo. Guardando soprattutto il Volto si rimane impressionati dalla dolcezza emanata da quel Viso, che nonostante il tempo, è ancora ben definito. Gesù ha voluto lasciarci un altro segno visibile della Sua tenerezza tra noi, ha voluto lasciarci, se così si può dire, la Sua foto perché nel corso dei secoli fosse sempre viva nelle nostre anime e nelle nostre intelligenze e nei nostri cuori e soprattutto nella nostra fede la Sua Presenza reale tra noi, quello che è presente sul Sacro lenzuolo altro non è che Sangue di Nostro Signore Gesù Cristo, mirabilmente arrivato a noi da quel giorno di Pasqua di circa 2000 anni fa. La nostra Fede, che è nutrita dal Suo Preziosissimo Sangue presente nella Eucarestia, è sicuramente rafforzata dalla presenza fisica, ben visibile, toccabile e scientificamente provata dello stesso Sangue su quel lenzuolo. Non ci scandalizzi questo fatto, non si scandalizzino gli intellettuali e i benpensanti, la Religione  Cattolica non è la religione del Libro (se pure il Libro c’è), non è la religione dello spirito (se pure c’è anche la spiritualità), la nostra Religione è una religione irriducibilmente diversa da tutte le altre ed a nessuna assimilabile, anzi, come diceva Giovanni Paolo II, la nostra non è nemmeno una religione, almeno nel senso antropologico del termine, ma è piuttosto la Fede che nasce dalla contemplazione e dall’affidamento ad un Volto, il volto di un uomo che aveva la pretesa di essere Figlio di Dio (cosa ovviamente scandalosa per la gente perbene), la nostra è cioè la Religione della materialità fondata sul Corpo e sul Sangue di Dio.  Dall’ammirazione di quel Volto, dall’affidamento a quel Corpo ed a quel Sangue è iniziata e proseguita nei secoli la meravigliosa avventura che ha coinvolto miliardi di persone, ognuna con i propri peccati ed i propri limiti umani. Invito quindi tutti voi a partecipare alla conferenza di Venerdì 22 Marzo (la locandina è in altra parte del giornale) per rendervi pienamente conto, per farvi una idea su quello che la Sacra Sindone rappresenta per noi fedeli.

Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 26 di marzo 2013 - riproduzione riservata  (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)


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