mercoledì 30 gennaio 2013

FEDE, VITA, VERITA' E LIBERTA' DI PENSIERO

di Francesco Bernardini

Vorrei ribadire e precisare con queste righe alcuni concetti che già sono stati affrontati ma che probabilmente non sono stati capiti o recepiti fino in fondo ed in tutte le implicazioni anche operative. Nello statuto del Circolo Ragionar Cattolico, nelle prime righe si esprimono chiaramente questi concetti, ma probabilmente, come in tutti i documenti ufficiali non sono espressi in modo chiaro e decifrabile da tutti. Si scrive nello Statuto del Circolo: “ … affinché ciascuno possa comprendere che la fede cattolica non è un’alienazione rispetto alla vita reale, ma che al contrario essa si incarna nella vita di tutti i giorni, affinché ogni aspetto della vita dell’uomo …”  ed ancora : “La capacità di ragionare in maniera cattolica deve permeare dunque tutti gli aspetti della vita dell’uomo. Come Gesù Cristo si è incarnato, anche la fede cattolica deve incarnarsi nella vita di tutti i giorni, ispirandola e guidandola su retti sentieri, a maggior gloria di Nostro Signore Gesù Cristo”. E’ per servire questi fini che ci impegniamo, mettendoci la faccia, nella vita del Circolo organizzando conferenze, raccolte alimentari, stampa di questo giornalino, presenza sui social-networks etc. E’ per servire questi fini che ci diamo da fare per creare nuove amicizie e nuove collaborazioni a prescindere dalle idee di ciascuno sapendo che da ogni amicizia e da ogni collaborazione nasce un punto di ulteriore aggregazione e di irradiazione della Verità. Non ci preoccupa assolutamente chi esprime idee diverse dalle nostre, anzi consideriamo il dialogo (dibattito, anche acceso, sulle cose) utilissimo alla diffusione della Fede, ci preoccupiamo casomai di chi non vuole dialogare e di chi vorrebbe farci tacere. Se così non fosse, se volessimo censurare qualcuno, avalleremo con il nostro comportamento le azionie ed il modo di ragionare di coloro che hanno tolto per mesi questo giornalino dalla bacheca della Parrocchia di Guasticce, dove fa bella mostra di sé un settimanale che semina eresie, di coloro che, nottetempo, tolgono i manifesti del nostro Circolo, di coloro che ci criticano, ma lo fanno solo nelle piccole consonterie e a bassa voce, di coloro che dalla nascita del Circolo ancora ci debbono delle risposte etc … Sappiamo di essere una voce scomoda ma vogliamo continuare il nostro lavoro nella piena libertà di pensiero nostra e di tutti, convinti come siamo che la Fede Cattolica è Grazia che non può che essere aiutata nella sua opera nella piena libertà dell’interlocutore e che, pur avendo idee precise, non ci ergiamo a giudici delle idee altrui, le idee che riteniamo errate le combattiamo, anche aspramente, ma non intaccando minimamente la libertà ci coloro che queste idee esprimono. L’esperienza ci dice che la Fede Cattolica può essere fatta risplendere nella vita e nella coscienza della gente, non imponendola con forza, ma con ragionamenti e con l’espressione delle Verità che la Tradizione bimillenaria della Chiesa ci fa toccare tutti i giorni. Nei limiti delle nostre capacità non ci arrenderemo mai di fronte agli errori  sempre più evidenti nelle cose della Fede espresse e dal mondo ma anche all’interno della Chiesa. L’esperienza degli ultimi tempi dimostra che gli errori, le eresie non possono essere combattute tenendole nascoste, non facendole venire alla luce, la menzogna vive meglio nel buio, nascondendosi, mischiata a mezze verità in modo che non sia più percepibile dalla grande maggioranza della gente. Vogliamo concedere a tutti la libertà di espressione non per falso liberismo che vorrebbe dare la stessa dignità all’errore ed alla Verità, non per falso ecumenismo che vorrebbe considerare ogni religione identica alle altre, non per “captatio benevolentiae” rispetto al mondo moderno, ma semplicemente per il fatto che per esperienza sappiamo che il modo migliore per combattere gli errori è farli esprimere e poi cercare di smontarli con le parole della Fede. I forti non hanno paura del confronto, lasciamo ai deboli questi mezzucci. Sappiamo di essere scomodi e per questo censurati anche all’interno della Chiesa ma è una ulteriore ragione per fare del metodo della libertà di espressione per tutti il nostro metodo di lavoro. Con questi pensieri rinnovo a tutti gli amici che ci seguono di darci una mano a portare avanti il compito che ci siamo assunti, ognuno con le proprie capacità ma con l’impegno che si richiede a tutti quelli che in Gesù Cristo e nella Fede della Chiesa Cattolica hanno trovato la propria libertà e ragione di vita.
  
Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 24 di gennaio 2013 - riproduzione riservata  (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)

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