PARLA IL CATECUMENO LA CUI SITUAZIONE AVEVAMO ESPOSTO
ALLE CONGREGAZIONI VATICANE
queste manfrine ecclesiastiche di bassa lega e cioè la perdurante assenza
di risposta alla missiva del circolo, non è che abbiano contribuito a far
crescere la mia stima verso certe gerarchie
Taluni suggerimenti letti sul
Blog possono essere presi benissimo in considerazione dal sottoscritto
di
Lorenzo Corradi
Scrivere
della mia situazione con la Chiesa Cattolica in queste ore pare quasi surreale.
Colui che deve pascere il gregge del Signore lascia in maniera clamorosa e le
sue pecorelle sembrano quasi essere proprio quelle smarrite del Vangelo. Al di
là di questo, mi è stato chiesto di scrivere su di me, del mio auspicato
Battesimo e di tutto quanto si è scritto in merito nelle ultime settimane.
Ripercorrere gli eventi mi sembra pleonastico, le missive che il Circolo
Ragionar Cattolico ha inviato presso chi, nelle stanze della Santa Sede, deve
occuparsi della questione, rispondere a domande ben precise, mi sembra che
siano sufficientemente chiare affinché ognuno possa farsi un’idea in merito.
Personalmente ho seguito il dibattito intercorso tra gli utenti del blog
“Chiesa e post concilio”, dove veniva pubblicata la lettera che lo stesso Circolo
aveva inviato alla Sacra Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei
Sacramenti ed alla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede. Non voglio
ripercorrere neanche il suo contenuto, a piena conoscenza di chi lo deve sapere
ed a chi frequenta e sfoglia le pagine della rivista del Circolo stesso. Vedo,
comunque, che il nocciolo principale della questione (ossia la tempistica
necessaria per ottenere il Battesimo), sia alquanto generica ed a larga
discrezione dei parroci, con buona pace dei due anni previsti dal Rito
d’Iniziazione Cristiana degli Adulti, il cosiddetto RICA e comunque esattamente
la via di mezzo di quel periodo compreso tra l’uno ed i tre anni dettomi da
qualche uomo in talare. Mi rendo perfettamente conto che la mia presa di
posizione possa essere “interessata”, ma voglio sollecitare chi legge a
giudicare secondo criteri logici ed un po’ meno formali: un conto è desiderare
il ricevimento del Battesimo con scarse conoscenze teologiche di base e magari
non conoscere neanche che cosa significhi farLo, un caso in cui una lunga ed
adeguata preparazione mi pare più che doverosa. Altro è quello in cui il
catecumeno si presenta a chiederLo con convinzione e conoscenza teologica. Ora,
il sottoscritto non ha certamente la laurea in Teologia a Tubinga, ma la
curiosità giovanile verso il Cristianesimo prima e l’adesione ad esso avvenuta
col passare degli anni, fatti che mi hanno portato ad approfondirne sempre di più
la conoscenza ed a comprenderlo, mi fa rivendicare il diritto ad appartenere al
secondo caso. Inoltre, siccome scrivo in piena onestà, non nascondo che queste
manfrine ecclesiastiche di bassa lega e cioè la perdurante assenza di risposta
alla missiva del Circolo, non è che abbiano contribuito a far crescere la mia
stima verso certe Gerarchie che alla suddetta questione sono chiamate a
rispondere. Per carità, non ho tendenze sedevacantiste e tanto meno sono uno
che crede all’ideologia della “Chiesa dal basso”, però ritengo legittimo avere
delle risposte ufficiali da personalità che, altrettanto ufficialmente in
teoria, dovrebbero avere a cuore la conversione e la richiesta di Battesimo;
invece tutto tace e non si può certamente trovare come giustificazione
l’attuale stato di cose dopo la notizia su Benedetto XVI. Se non spetta a loro
sciogliere la questione, dare le risposte che il Circolo ed io chiediamo, chi
deve farlo? Ovvio che non posso aspettare ancora a lungo e che taluni
suggerimenti letti nei commenti sul blog “Chiesa e post concilio”, possono
essere presi benissimo in considerazione dal sottoscritto.
In effetti, come più volte
detto, fra le tante opzioni, la cosa sicuramente inaccettabile è la non
risposta. Che però si è ancora in tempo a dare, se si vuole. Come, sempre se si
vuole, si può gridare: «lesa maestà» contro l’articolo di questo giovane
convertito. A chi di dovere la scelta. La Redazione
Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 25 di febbraio 2013 - riproduzione riservata (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)
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