Ho scritto spesso delle
malefatte dei preti; stavolta voglio scrivere di quelle dei laici. E voglio
soffermarmi, in particolar modo, su quella raccapricciante fattispecie chiamata
tradimento della moglie. Una
fattispecie non certo rara, neanche fra i cattolici. Magari padri, per giunta!
Uomini che hanno moglie e perfino figli! Uomini che rischiano di perdere tutto
questo se si scopre quello che non si deve scoprire (il tradimento, appunto).
Il tutto in nome di cosa? Di una ragazzata?! Fuori tempo massimo, per giunta,
in numerosi casi! Ebbene, a questi mariti, se la voce della coscienza ancora
non lo dice loro, lo dico io: fermatevi, mollate tutto! Perché se fate questo,
se portate avanti questo abominio, non finirà bene; né qui, sulla Terra, né,
men che mai, al cospetto di Dio, al cospetto del tremendo Giudice di fronte al
Quale non avrete scusa! Recidete, tagliate di netto l’abominevole rapporto
extraconiugale! La posta in gioco, infatti,
è la vita eterna (e la vostra famiglia)! Chissà! Magari alcuni di questi mariti
sono insospettabili! Magari hanno l’apparenza farisaica del defensor fidei; magari vanno alla Messa
di Pio V; magari gridano al prossimo la verità (quella stessa che loro non
vogliono sentirsi dire); magari denunciano le follie dei vescovi, gli abusi
liturgici, le mille pazzie del postconcilio; magari pregano in latino e via
dicendo! Tutte cose buone, per carità! Ben venga andare alla Messa di Pio V;
ben venga gridare la verità sui tetti; denunciare le follie dei vescovi, gli
abusi liturgici, le mille pazzie del postconcilio! Ben venga il latino; ottima
cosa l’andare alla Messa di Pio V (inesauribile tesoro di grazia), ma… Non
servirà l’apparenza farisaica del defensor
fidei, non servirà (solo) l’andare alla Messa di Pio V, non servirà l’aver
gridato al prossimo la verità, l’aver denunciato le follie dei vescovi –
oggettivamente tali, ma per le quali risponderanno in prima persona (grazie al
Cielo!) – gli abusi liturgici, le mille pazzie del postconcilio! Non servirà il
latino, non serviranno le trine, non servirà il gregoriano, non servirà
l’attivismo cattolico! O per voi, mariti infedeli, c’è un altro metro di giudizio?!
Credete forse che riceverete un trattamento migliore di quello riservato ai
vescovi di cui prima?! Beh! Forse un tantino migliore (o meno peggio) perché
non siete un Successori degli Apostoli, ma… Magari – ipotizzo – questi mariti
cattolici infedeli parlano giustamente dell’Inferno, del peccato, della
Giustizia Divina, ma… queste cose forse non vi riguardano?! Siete forse immuni dalle
fiamme dell’Inferno? Sarà forse condonato il vostro peccato?! Avete forse
l’immunità dalla Giustizia Divina? Pensate a ciò che predicate! Non siate come
i farisei che caricano il prossimo di pesanti fardelli che si guardano bene dal
portare loro stesso! Non siate i predicatori di una morale che siete i primi a
non seguire! Non siate i portabandiera di uno stile di vita che non è il vostro,
in primis! Detto questo, non tutto è (ancora) perduto! Andate in Confessionale
e recidete quel tralcio che si ribella alla vite! Tagliate quella mano che dà
scandalo, come dice la Sacra Scrittura, perché
è meglio entrare nel Regno dei Cieli senza una mano, che andare con
entrambe all’Inferno! E a voi, amanti, se siete cattoliche, dico la stessa
cosa! Finitela e finitela immediatamente! Andate in Confessionale, confessate
il vostro peccato e ponete fine a questo abominio! Anche a voi, infatti, non
varrà nulla l’apparenza farisaica del defensor
fidei, anche a voi non servirà andare alla Messa di Pio V (e basta), non
servirà l’aver gridato al prossimo la verità, l’aver denunciato le follie dei
vescovi, gli abusi liturgici, le mille pazzie del postconcilio! Non servirà il
latino, non serviranno le trine, non servirà il gregoriano, non servirà
l’attivismo cattolico! O anche per voi c’è un diverso metro di giudizio?! Anche
voi, come i vostri amanti infedeli, pensate a Gesù! Non vi direbbe forse:
«Ipocrite!» come a quei sepolcri
imbiancati di farisei tutta apparenza e niente sostanza?! Pensate a Gesù,
prima che sia troppo tardi, prima che vi gridi: «Via, lontano da Me, maledette,
nel fuoco eterno!». Già! Perché Gesù lo dice – e voi, amanti cattoliche, lo
sapete bene! Siete le prime, magari, a denunciare (giustamente) che i preti ed
i vescovi non parlano più della Giustizia Divina, non mettono più in evidenza
questo aspetto di Gesù che – come giustamente dite – esiste! Già, ma anche per
voi! Con tutto ciò, si può sbagliare nel cattolicesimo – per carità! – ma non
perseverare nell’errore! Ma non si usi a pretesto quel «se potessero
testimoniare la verità solamente coloro la cui vita è ad essa completamente
conforme, non la testimonierebbe nessuno» perché – è vero – si sbaglia tutti e
anche chi sbaglia ha il dovere, comunque, di testimoniare la verità, ma occorre
emendarsi dall’errore, non perseverare in esso. E non si usi a pretesto che
siamo esseri umani, che abbiamo tutti pulsioni sessuali. Perché questo non è un
ragionar cattolico! Ed è quindi mio
dovere – di cattolico e di Segretario di un Circolo che ha fatto del ragionar cattolico il proprio nome, la
propria ragion d’essere – farvelo presente. Questo non è ragionar cattolico!
Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 23 di dicembre 2012 - riproduzione riservata (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)
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