domenica 14 ottobre 2012

A BREVE SARÁ ON LINE IL SITO DEL CIRCOLO: UNA OCCASIONE PER TUTTI VOI

di Diego Vanni

E’ con gioia che vi comunico che assieme all’amico Francesco Bernardini sto lavorando alla realizzazione di un sito web del Circolo Ragionar cattolico. Lui ne cura la parte informatica (viste le sue ampie competenze in materia), io quella contenutistica. Direte voi: «Ed è necessario un articolo, un editoriale addirittura, per comunicare questo?!». Sì! Per due ragioni, che mi appresto a spiegare. La prima: questa è un’occasione per ciascuno di voi. Infatti, in esso non troverete soltanto (si fa per dire) il nostro Statuto; tutte le edizioni di questo giornale in formato pdf; le notizie relative agli eventi organizzati dal nostro Circolo (Rosari, conferenze…); le modalità di adesione al Circolo; i contatti e quant’altro, ma avrete anche modo di commentare. Da vedere come, ma avrete modo di commentare. Non si sa ancora se sarà possibile caricare on line tutti gli articoli cosicché abbiate modo di commentare i medesimi in maniera tale che il vostro commento nel merito di quel determinato articolo figuri immediatamente sotto all’articolo di riferimento, ma sicuramente vi sarà modo, per voi, di commentare, anche in maniera critica, ci mancherebbe! Questo è importante ed ecco il perché di un articolo e non di un semplice riquadro informativo sulla nascita del sito. E’ importante, appunto, sottolineare che avrete la possibilità di commentare gli articoli, di dire la vostra, che non è mera esaltazione di principio del pluralismo, ma una espressione, appunto, del ragionar cattolico, che è appunto il ragionare delle cose della fede, dimostrandone interesse. Si ragiona di tutto oggigiorno: di politica, di sport, di cronaca… E delle cose della fede?! Ci interessano forse meno della politica, dello sport, della cronaca?! Il ragionar cattolico – inteso stavolta come il Circolo – nasce da questa esigenza: ritrovarsi per (quantomeno… cercare di) ragionar cattolico, per vivere la nostra fede anche così. Non solo pregando (ovviamente cosa importantissima), non solo facendo la carità (cosa pure importantissima), ma anche ragionando, confrontandosi su certi temi, su certe questioni. Si pensi al dibattito circa alcuni temi bioetici o riguardo ai testi conciliari… Quante cose non ci sono chiare; quante risposte talvolta mancano. E’ normale! Ecco dunque che lo strumento del sito web diviene, in quest’ottica, fondamentale occasione di confronto e di scambio e anche – perché no – di critica (ovviamente argomentata e civile) nei confronti delle posizioni assunte dal Circolo, che è ben lungi dal godere del carisma dell’infallibilità! Che occasione per ciascuno di voi! La seconda ragione per la quale era il caso di scrivere un articolo sulla prossima nascita del sito del Circolo – e non un semplice riquadro o una semplice brevina (come si dice in gergo giornalistico) – consiste nel fatto che, curando io la parte contenutistica del sito, ho avuto modo di ripercorrere un po’ la storia di questi due anni di vita del Circolo e di rileggermi lo Statuto del medesimo. Il ragionar cattolico ha preso vita, formalmente, in data 19 novembre 2010, quando i 6 soci fondatori hanno sottoscritto l’Atto costitutivo e lo Statuto della nascente formazione cattolica. Da allora, tante cose sono cambiate; si è passati da posizioni molto polemiche a momenti di maggiore serenità; si è passati dal dar luogo principalmente ad iniziative di carattere dottrinale all’organizzare principalmente iniziative di preghiera e di carità; alcune persone se ne sono andate, altre sono venute; questo stesso giornale è cambiato, nella veste grafica e, soprattutto, nei contenuti (con un’offerta sempre più ricca di contenuti e con un ampliamento del numero di coloro che collaborano alla sua redazione). E che dire dello Statuto? Sono andato a rileggermelo – ovviamente, dovendo curare io la parte contenutistica del sito – e l’ho trovato di una bellezza e di un’attualità impressionante. Vi riporto solamente l’art. 1, dove sono sintetizzate le finalità del Circolo e dove si formalizza la consacrazione del medesimo a Maria Assunta: «Il Circolo, apartitico, si propone di essere un mezzo per la diffusione della fede cattolica nella società, attraverso un’apologetica che renda comprensibile a tutti la ragionevolezza della fede cattolica. Per questa ragione il Circolo si propone di organizzare conferenze ed eventi a tema, affinché ciascuno possa comprendere che la fede cattolica non è un’alienazione rispetto alla vita reale, ma che al contrario essa si incarna nella vita di tutti i giorni, affinché ogni aspetto della vita dell’uomo: dall’amore coniugale all’amicizia, dal lavoro ai passatempi, possa essere impregnato di sano cattolicesimo. Affinché qualsiasi scelta siamo chiamati a compiere sia ispirata da un sano ragionar cattolico. La capacità di ragionare in maniera cattolica deve permeare dunque tutti gli aspetti della vita dell’uomo. Come Gesù Cristo si è incarnato, anche la fede cattolica deve incarnarsi nella vita di tutti i giorni, ispirandola e guidandola su retti sentieri, a maggior gloria di Nostro Signore Gesù Cristo, Re immortale dei secoli che vive e regna col Padre e lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Il Circolo si pone sotto la speciale e materna protezione dell’augustissima Madre di Dio, Maria santissima, innalzata in anima e corpo alla gloria del Cielo, dove risplende Regina alla destra del Figlio suo, Re immortale dei secoli». E’ sintetizzato tutto qua il senso di questo Circolo: «essere un mezzo per la diffusione della fede cattolica nella società, attraverso un’apologetica che renda comprensibile a tutti la ragionevolezza della fede cattolica»; la sua non alienazione rispetto alla vita reale, la sua incarnazione nella vita di tutti i giorni; la «capacità di ragionare in maniera cattolica» o, almeno, di provarci. E, in quest’ottica, lo strumento del commento, della discussione sul sito web è, a mio avviso, efficacissimo. E’ la dimostrazione che quelle cose ci interessano, ci riguardano, fanno parte – riprendo lo Statuto – della vita reale e non sono un’alienazione rispetto ad essa. Mi avvio alla conclusione, con due ultimi pensieri. Il primo: il bilancio di questi due anni di vita del Circolo mi sembra assolutamente positivo, fermi restando i nostri limiti e le nostre miserie umane, che certo non nascondiamo. Questo Circolo ha riportato di pubblico dominio, almeno nella nostra zona – da tempo afflitta da torpore e tiepidezza – la dimensione della fede, dei suoi contenuti (relegata/i da tempo alla dimensione privata della camera di ciascuno); ha sollevato alcune questioni – argomentando – alle quali si è risposto non argomentando o non rispondendo proprio (e mi sembra che sia un atteggiamento che parla da sé); ha sollevato polemiche – sicuramente talvolta senza flemma, facciamo ammenda – ma certamente non pretestuose o sterili o, per meglio dire, ha reso di pubblico dominio certe questioni (talvolta polemizzando con l’autorità ecclesiastica, ma in maniera molto più rispettosa nei confronti della medesima di chi preferisce bisbigliare contro di essa, cosa che non dà modo ad essa di difendersi e replicare, mentre noi le abbiamo sempre dato modo, vista la pubblicità della polemica, di difendersi e replicare); ha organizzato iniziative di preghiera e di carità! Direte voi: «Bella autoincensazione!». No – replico io. Perché tutto ciò che di positivo c’è stato – e cioè ciò che ho elencato fin ora – non è merito nostro, ma dello Spirito Santo e dell’assistenza della Madonna, sotto la cui materna protezione, da Statuto, siamo posti. Il secondo (collegato al primo): posta la positività di questa esperienza, invito tutti voi a condividere questa stessa esperienza con noi, a collaborare col Circolo nelle sue iniziative di carità e non, magari ad iscrivervi ad esso – sul sito troverete l’apposita sezione adesioni – o, quantomeno, a visitare costantemente il sito che a breve nascerà, utilizzando lo strumento del commento secondo la logica di cui scrivevo prima per cui anch’esso contribuisce al ragionar cattolico; si discute delle cose che ci toccano, delle cose per le quali abbiamo interesse. Per queste cose lo abbiamo?!

Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 20 di settembre 2012 - riproduzione riservata  (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)

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