domenica 14 ottobre 2012

DUE ANNI E SEMBRA IERI…

di Francesco Bernardini

Sono ormai passati due anni dalla fondazione del nostro Circolo. E’ con un poco di emozione che mi appresto a fare il punto della situazione ripensando agli episodi, tanti e non sempre piacevoli, che in questi due anni ci sono accaduti, ma soprattutto emozionato dalla Grazia evidente che il Signore ci ha voluto concedere per intercessione della Beata Vergine Maria. Siamo tanto inefficienti e tanto testardi che senza questa Grazia il nostro Circolo sarebbe ora morto e sepolto ed invece gode di ottima salute. Non è elegante citare sé stessi, ma occorre ridirci anche oggi quello che mi ero detto e vi avevo detto 2 anni fa nel primo numero di questo giornalino: «Non ci aspettiamo, beninteso, che questa iniziativa riscuota il consenso di tutti, ma non importa. Ciò che importa è testimoniare la Verità, con dolcezza e carità, ma testimoniarla senza sconti e compromessi». A questa linea editoriale e di “politica ecclesiale” ci siamo sempre attenuti. Quando ci siamo trovati a dover fronteggiare l’abbandono di tanti amici per il fatto che non solo non riscuotevamo il consenso ma riscuotevamo ostilità, ci siamo posti la classica domanda: «Che facciamo?». Ci siamo dati alcune risposte. Se riscuotiamo ostilità – mai aperta ostilità perché siamo sempre aperti al dialogo con tutti; casomai è qualcun altro che non vuole dialogare, ovviamente i professori del “dialogo” – se l’ostilità esiste, ebbene vuol dire che non siamo indifferenti. Il solo fatto che esistiamo suscita reazioni scomposte, anche da parte della Gerarchia, ma mai emotivamente. E quindi vuol dire che dobbiamo andare avanti, sempre sulla stessa strada, e sempre raccomandando il nostro cammino alla Vergine Maria. Se un giorno qualcuno, Gerarchia in primis, si degnerà di dirci (motivatamente) dove, in che cosa, sbagliamo, allora ben venga la rimessa in discussione. Abbiamo dovuto cambiare gli obiettivi, col tempo; abbiamo dovuto interrompere le nostre Conferenze che erano state il principale fine della nostra esistenza per l’ostilità preconcetta e mai dichiarata apertamente di quasi tutto il clero diocesano. Ostilità dimostrata molto spesso anche in modo volgare e con la più completa mancanza di Carità e Carità Pastorale. Le vicende sono note e ben documentate. Da questa vicenda sono nate le Giornate contro i mercenari che hanno avuto successo e che sono state seguite anche dalla stampa locale, non senza qualche strumentalizzazione (dal taglio dell’articolo sembrava si trattasse di una provinciale lite fra noi ed il Parroco di Guasticce, quando invece sollevavamo questioni di ben più ampia portata!). Vista l’ostilità preconcetta e chiusa ad ogni dialogo da parte della gente che più ci sta vicina, guarda caso è la gente che fino a ieri ha predicato il dialogo e i valori umani e che oggi si rifiuta di dialogare e di prendere in considerazione posizioni diverse; cista l’esigenza di continuare a vivere nonostante le evidenti difficoltà, abbiamo cominciato a rivolgersi ad amici fisicamente lontani, abbiamo chiesto ad amici, trovati per strada e per Grazia, di darci una mano a portare avanti iniziative; ci siamo dedicati a dare una mano a chi voleva condividere con noi un percorso che ci sembrava utile. Oggi abbiamo amici che collaborano con noi in varie parti d’Italia e la collaborazione non si limita alla redazione di articoli, ma alla partecipazione attiva ad eventi ecclesiali. Vorrei concludere questo articolo con delle frasi prese da un libro della amica Maria Guarini, che meglio di me esprime il compito che ci siamo assunti ed il programma per il futuro del Circolo Ragionar Cattolico. Scrive l’amica Maria: «I tradizionalisti di tutto il mondo cattolico, a qualunque taglio culturale, associazione o congregazione appartengano e qualsiasi sia lo specifico carisma d’elezione, accantonate le divergenze e le polemiche che li nullificano, dovrebbero gradualmente dar vita, con un intenso impegno spirituale e culturale anche di interiore metanoia, a un largo dibattito tra tutte le forze in modo da giungere, con libri, articoli, interviste, dibattiti, tavole rotonde, lezioni, dottorati e ogni altro più idoneo strumento intellettuale, a creare un clima di riflessione di fondo e da questo a far emergere, nel comune sentire cattolico che lo connoterà, una larga rete tradizionalista». (Maria Guarini La Chiesa e la sua continuità – Ermeneutica e istanza dogmatica dopo il Vaticano II) Per questo esaltante cammino che ci impegniamo a percorrere chiediamo la collaborazione di tutti coloro che condividono questo programma, ognuno con le sue specificità, con le sue doti, con ciò che il Signore gli ha dato. La collaborazione con noi, beninteso, non porterà consensi, non porterà applausi, non porterà voti per essere eletti da nessuna parte, ma, ne sono certo, ne vale la pena. Infine, faccio appello ad ogni uomo o donna di buona volontà affinché ci dia una mano nelle Raccolte alimentari che facciamo ogni mese; una cosa concreta a cui tutti siamo chiamati.

Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 21 di ottobre 2012 - riproduzione riservata  (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)


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