sabato 13 ottobre 2012

CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELLA FEDE CATTOLICA

di Francesco Bernardini

Nel giornalino del mese scorso argomentavo contro l’idea, ormai chiaramente maggioritaria anche all’interno della Chiesa Cattolica, anche all’interno della Gerarchia ecclesiastica, contro l’idea, appunto, che la Fede, quella Cattolica, sia un fatto privato del credente e quindi cosa da vivere tra le quattro mura di casa e della sagrestia. Io ormai sono vecchio e ricordo i tempi in cui ai fedeli si diceva che compito primario di ogni battezzato era di operare pubblicamente per portare nel mondo la buona novella della Salvezza, della Salvezza promessa da Gesù: la vita eterna ed il centuplo quaggiù, Salvezza offerta ad ogni uomo da Gesù Cristo 2000 anni fa con la Sua Passione, Morte e Resurrezione. Poiché l’offerta di Salvezza deve essere accolta da ognuno con la Fede in Lui, a noi battezzati era demandato il compito, si diceva, di rendere presente questa offerta in tutti i luoghi e a tutti gli uomini: era un impegno ulteriore per noi, attraverso il quale dovevamo “ripagare” la Grazia che Gesù ci aveva dato nel farci nascere cristiani, senza ovviamente merito alcuno da parte nostra Si pregava infatti così: «Ti ringrazio Gesù di avermi fatto nascere cristiano, etc… ». Questa missione ea stata affidata in maniera particolare agli Apostoli e ai loro legittimi successori. Si è poi passati, in pochissimo tempo, dalla chiamata alla Missione di tutti i credenti all’indifferenza totale, come se Gesù avesse ritirato il mandato ai successori degli apostoli e ai discepoli o come se gli apostoli e i discepoli si fossero dimenticati del mandato a loro affidato. Siamo finiti in questi ultimi tempi alla negazione esplicita del dovere universale alla Missione. Sarebbe statisticamente interessante sapere quanto tempo è passato dall’ultima volta che ognuno di noi ha sentito in un’omelia un richiamo esplicito a portare Gesù al mondo ed il mondo a Gesù. Abbiamo sentito omelie del genere? O piuttosto siamo martellati continuamente, nelle omelie domenicali, dalle affermazioni sulla indifferenza della scelta religiosa, sulla perfetta uguaglianza delle religioni, di un Dio comune qualsivoglia sia la Fede anche il Dio degli atei (si sentono dire anche queste sciocchezze). Se tutte le religioni sono uguali che senso ha fare Missione? Se Gesù salva, ma anche Buddha, Maometto e magari anche l’ateismo, per quale ragione la gente si dovrebbe convertire?! Qualche volta mi viene il sospetto, logicamente fondato, che Dio Padre Onnipotente non sia poi così buono, perché se Gesù non è l’unica via di salvezza, Dio Padre avrebbe sacrificato il Figlio per qualcosa di importanza secondaria, per una della tante (quante?) salvezze disponibili per l’umanità! Io - scusate l’ardire - non l’avrei fatto; sacrificare il Figlio per portare la salvezze possibili da 12 a 13?! Bah… Mi si potrebbe obiettare che l’unica salvezza possibile è comunque quella conquistata ed offerta da Gesù sulla Croce ma che per usufruire di tale opportunità non sia necessario né conoscere, né amare né ubbidire a Lui: la Salvezza viene da Lui, ma non necessita della nostra adesione e collaborazione, ovvero siamo tutti salvi: buoni e cattivi, pentiti e non, pedofili e mafiosi, politici ed ingegneri, ferrovieri e sacerdoti. Prospettiva davvero interessante e che, a parte la mancanza di libertà, vorrei fare mia,semplificandomi enormemente la vita. E’ indubbio che la riduzione della Fede a fatto privato o almeno il tentativo in corso di rendere il Cattolicesimo una delle tante fedi è nato con le rivoluzioni laiciste derivanti tutte dall’illuminismo e prima ancora dalla Riforma protestante. Correnti di pensiero che sono servite a piccoli e grandi principi, a piccoli e grandi re per sostituire il concetto di stato fondato sulla Fede comune con il concetto di stato nazionale fondato sugli interessi economici. Il collante che univa i popoli non era più la Fede di molti (quella cattolica) ma l’interesse di pochi (della borghesia). In questa “guerra” che ormai continua da 300 anni, guerra combattuta per sottrarre il controllo della vita degli uomini a Dio, per sostituire Dio con lo Stato, con l’economia etc… ha giocato un ruolo fondamentale anzi direi direttivo la massoneria internazionale che spera in questo modo di riuscire finalmente a sostituire la Religione di Dio con la Religione dell’uomo: soppiantare la Fede in Cristo con la fede nell’uomo, ma sta scritto «Guai all’uomo che confida nell’uomo», ma tant’è… nessuno lo ricorda più! Lo scopo finale, dunque, è la creazione di una nuova religione, che comprenda tutte le religioni, in cui ogni diversità venga annacquata nel filantropismo e in cui il ruolo di Dio sia secondario rispetto a quello dell’uomo, di quell’uomo che si fa Dio. Questo scenario che, per quanto inquietante per un fedele, ha almeno il pregio di essere evidente, è aggravato dal fatto che, anche all’interno della Chiesa Cattolica, tra i fedeli e tra la gerarchia il concetto della “religione dell’uomo” ha fatto breccia, rendendo la situazione ancora più pericolosa per la Fede di tutti. Il messaggio di La Salette, di Fatima, i continui richiami degli ultimi pontefici alla Fede in Cristo anziché nell’uomo, la denuncia della presenza di forze oscure all’interno delle stanze vaticane altro non sono che richiami rivolti ai fedeli a prendere atto della situazione per tornare ad una Fede pubblica, alla luce del sole, un richiamo a prendere atto della situazione attuale per combattere la “buona battaglia”. Rinnovo ovviamente l’invito a tutti a partecipare al dibattito su questi temi scrivendo al giornalino.

Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 8 di giugno 2011 - riproduzione riservata  (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)

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