domenica 14 ottobre 2012

SCHERZARE CON I SANTI? EH SI! PER SKY SI PUO’

di Lorenzo Corradi 

Diciamocelo: stavolta Sky l’ha combinata davvero grossa. La campagna pubblicitaria sugli abbonamenti è stata quanto di più meschino ed offensivo si potesse fare nei confronti del Cristianesimo. In passato si era dissacrata la figura del sacerdote, della suora, del Pontefice e solo in un caso, negli anni Settanta lo si era fatto nei confronti del Vangelo per pubblicizzare una marca di jeans. Ora la televisione di Rupert Murdoch (che non è cristiano, ma di ben altra religione) riprende il filone contro il Nuovo Testamento ridicolizzandolo: le parabole di Cristo diventano un calcio di punizione di Pirlo che colpisce e fa suonare le campane di una chiesa; il miracolo del cieco sanato “abbassato” ad un nerbuto giocatore di rugby che alza sulle sue spalle uno spettatore incapace di vedere una partita; i pesci della pesca miracolosa trasformati in tanti palloni che due calciatori (Oddo e Ambrosini) riescono a prelevare dalle acque; la moltiplicazione dei pani nelle ceste diventano palloni da basket che il cestista Gallinari deposita nei canestri; la processione di un Santo è in realtà quella di Totti con tanto di evento “prodigioso”: una stilla di sudore dalla fronte. E pure in alta definizione! Mosè?! Perde il posto sostituito dalla nuotatrice Pellegrini capace di dividere le acque di una piscina. E tutta questa dissacrazione per cosa?! Per convincere le persone che il prezzo è conveniente e talmente basso da essere miracoloso in cambio di tutto ciò che si può vedere con l’abbonamento alla pay-tv. Sky fa il suo lavoro e va bene, ma non c’era proprio un altro sistema per propagandare l’offerta?! Bisognava che anche essa partecipasse al clima di generale scristianizzazione presente in Italia ed Europa pur di racimolare qualche euro in più?! Ha valutato Sky le nefaste conseguenze educative di quegli spot?! Occorre essere dei chiaroveggenti per immaginare a che cosa penseranno tantissimi bambini al catechismo quando parleranno loro di miracoli e parabole?! Siamo all’aperta derisione! Ovviamente un prezzo che soltanto i cristiani devono pagare, mentre i fedeli di altre religioni possono sempre rivolgersi a qualche associazione di difesa di non si che cosa o magari contare su qualche testa calda che possa farsi giustizia. Ed in via della Conciliazione a Roma?! Tutto tace, nessuna voce di dissenso contro il colosso televisivo. La solita posizione prona lunga oltre un cinquantennio di chi si sforza di essere magnanimo e tollerante. Solo il cardinale Ersilio Tonini è riuscito ad indignarsi, l’unico ecclesiastico di rango che ha capito la pericolosità del messaggio, o che comunque ha avuto il coraggio di alzare la voce: «Una gravissima mancanza di rispetto. Se lo perdiamo, come possiamo insegnare i giusti valori ai più giovani?». A ruota lo ha seguito la critica televisiva Mirella Poggialini. Surreale la posizione dell’erede di Boffo ad Avvenire, il direttore Marco Tarquinio, al quale quegli spot non piacciono, ma per il quale non sono neanche cattivi, che poi è pure l’idea di un altro personaggio che con la Fede dovrebbe avere a che fare come Massimo Giletti. Delle voci sentite quella più clamorosa è però quella di Lorena Bianchetti. Ve la ricordate la ex conduttrice di A Sua immagine su Rai Uno? Bene, ecco quanto da lei dichiarato: «Non credo ci sia un’intenzione denigratoria: la pubblicità ha bisogno di forme di comunicazione semplici e credo sia questo il caso. Il problema è, piuttosto, di carattere generale: è tutta la società ad aver svuotato la religione della sua profondità». Insomma Sky va capita perché sennò l’abbonamento non glielo faceva nessuno. Sono tempi di crisi del resto! E ad ogni modo il problema è «ben altro», di «carattere generale in tutta la società». Già, come se i mezzi di comunicazione non avessero inciso e non incidessero non poco sulla scristianizzazione. C’era una volta un proverbio: scherza con i fanti e lascia stare i santi. Oramai ci siamo giocati pure quello.

Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 11 di novembre 2011 - riproduzione riservata  (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)

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