domenica 14 ottobre 2012

L’ABORTO? UNA CRUENTA BARBARIE DEGNA DEI NAZISTI

di Alessandro Stucchi

Discutendo con alcuni amici di Facebook della barbarie di un’antica pratica di tortura cinese (il cosiddetto Lingchi, consistente nel tagliuzzamento della vittima), abbiamo finito per constatare che, in ultima (ma non troppo) analisi le tecniche di smembramento dei feti in uso nella moderna e avanzata società occidentale non sono certo meno disumane e cruente. In effetti, anche dopo una lunga riflessione sul tema si fatica a credere che dei medici, coloro che dovrebbero preservare la salute e l’integrità della persona, siano stati capaci di concepire mostruosità del genere. Ma la cosa più inquietante è il fatto che tali mostruosità vengono considerate dai più (e sto parlando di molti di coloro che si definiscono cattolici) dei problemi secondari, addirittura trascurabili se confrontati a quelli  riguardanti la fame e la sete nel mondo. Premesso che questi ultimi sono egualmente uno scandalo per una società che si autodefinisce “avanzata” (ma i cui interessi sono in realtà veicolati dalla sola sete di guadagno a discapito del prossimo), come si può dispiacersi per quelle mamme che ogni giorno in Africa assistono impotenti alla morte dei loro bambini perché non hanno niente con cui nutrirli e allo stesso tempo restare completamente indifferenti per le altrettante centinaia di feti che vengono strappate consenzientemente dal grembo materno, smontate come fossero pezzi di un motore che non funziona più e gettate in pattumiera come bucce d’arancia?! A questo punto è necessario per noi risalire con la memoria a ottant’anni fa circa, quando in Germania, il paese, possiamo dire, più colto d’Europa, un uomo disadattato mentalmente, ma purtroppo dotato di grande carisma, mise a punto un piano per cancellare quelli che lui considerava i rami secchi dell’albero dell’umanità: questo avrebbe dovuto compiersi tramite la selezione genetica, oltre che per lo sterminio di massa. Penso che siano noti a tutti gli orrori compiuti sotto il regime nazista. A parte pochi fanatici, oggi non si trova quasi nessuno che non si scandalizzi e che non pensi con disgusto a tali atrocità. Eppure, il fatto che l’umanità continui ogni giorno ad essere selezionata, e che la selezione della propria prole venga considerata un diritto innegabile all’uomo del terzo millennio, chissà come mai non scandalizza nessuno. Hitler voleva una società pagana: con la secolarizzazione non si sta forse realizzando proprio questo?! Voleva favorire l’aborto, l’eugenetica e la manipolazione dell’individuo; non ci ricorda qualcosa inerente ai nostri tempi?! Il fuhrer è morto e la sua figura è diventata il simbolo del male incarnato nella persona umana. Ma forse, in fondo, non si può proprio dire che non sia riuscito a portare a termine parte del suo piano! Occidente, fatti un esame di coscienza.

Da La voce cattolica (Mensile del Circolo Ragionar cattolico) edizione n° 13 di gennaio 2012 - riproduzione riservata  (richiedere autorizzazione a segretario@ragionarcattolico.it)

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